- LO "SPECIFICO" DI UNA DISCIPLINA
Lo "specifico" di una disciplina è quell'aspetto o quel gruppo di aspetti che la caratterizzano, la differenziano da tutte le altre e la rendono in tal modo unica e indipendente. Non dipende solo da un certo oggetto o da un gruppo di oggetti di studio, ma dal tipo di atteggiamenti che lo scienziato assume di fronte a quell'oggetto.
- LO "SPECIFICO" DELLA SOCIOLOGIA
Secondo il filosofo greco Aristotele, l'essere umanoè per la natura socievole, cioè non deve sforzarsi per stabilire una relazione con gli altri.
Aristotele, riteneva che, anche se disponessimo già di tutto quanto ci serve per sopravvivere e fossimo autonomi dagli altri, cercheremmo comunque la loro compagnia, perchè ciò è iscritto nella ostra natura.
Secondo il filosofo inglese Thomas Hobbes, sosteneva che senza un apparato di leggi capace di disciplinare il comportamento degli individui si scatenerebbe una guerra di tutti contro tutti.
- L'INDIVIDUO E LE REGOLE
Le osservazioni di Hobbes ci fanno considerare la società da un punto di vista nuovo. La socialità non è un carattere "naturale" dell'essere umano, ma qualcosa che va per noi "contro natura", contro i nostri interessi individuali più pressanti.
La società è fatta di singole persone, di individui. Ciascun individuo è mosso da motivazioni proprie, da interessi personali che sono destinati a scontrarsi con gli interessi, le motivazioni e i comportamenti degli altri. E qui sorge la domanda di fondo da cui nasce la sociologia: com'è possibile che tanti individui vivano insieme, rispettando una grande quantità di regole non scritte, senza esservi costretti?
La specialità della sociologia, la questione da cui essa nasce e introno a cui continuamente si applica, si esprime molto bene nella domanda: com'è possibile la società? Come si spiega l'esistenza di un fenomeno in cui coesistono individui e regole, e coesistono in una maniera "ordinata", che nel complesso funziona?
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