lunedì 4 febbraio 2019

PEDAGOGIA: Laboratorio delle conoscenze

IGNORANZA E CULTURA
Si credono grandi, e certo son tutti ricchi: e questa è oggi l'unica grandezza tra gli uomini. (...)
Ma tanto più tormentosamente bruciano e sono divorati dal fuoco che hanno dentro, perché anch'essi sono uomini di studio e dediti alle loro elucubrazioni. Ma in maniera tale che il primo di loro è assolutamente ignorante, il secondo ha un po' di cultura, il terzo un po' di più, e il quarto , l'ammetto,ne ha abbastanza, ma così confusa, così disordinata, così fatuamente esibita, per dirla con Cicerone, che sarebbe stato probabilmente meglio non ne avesse alcuna. Per molti infatti la cultura letteraria non è che strumento di pazzi, per quasi tutti di superbia, a meno che non vada a capitare, ma è raro in qualche anima buona e bene educata.
Ecco che c'è quello che sa un sacco di cose sulle belve, sugli uccelli, sui pesci: sa quanti peli ha il leone ha in testa e quante piume l'avvoltoio ha sulla coda, e con quanti tentacoli il polipo imprigiona il naufrago; sa come gli elefanti usino accoppiarsi di schiena e come restino gravidi per due anni (...)
Ma tutte queste cose sono in gran parte false , come si è visto in molti casi di tal genere quanto li si è avuti sott'occhio qui da noi, e comunque quelli che ce le raccontano non le hanno certo verificate : piuttosto , visto che qui non esistono, le hanno credute con più facilità , o le hanno inventate con più spudoratezza. (...). 
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