- I PRIMI UMANISTI
Le origini del movimento umanistico sono da rintracciare in Italia. La penisola era divisa in territori in parte indipendenti, in parte soggetti alle signorie locali che avevano concluso il periodo della civiltà comunale, in parte sotto la dominazione straniera.
Oltre a precursori remoti come Dante, Petrarca, se ne devono ricordare anche altri, quali San Benedetto da Siena, una figura singolare di predicatore che nella sua attività influenzò profondamente i costumi diffusi, proponendo una visione dell'educazione mite e benevola, in sintonia con la visione della realtà cristiana e francescana che animava i suoi ascoltatissimi sermoni.
Per il predicatore francescano lo studio doveva servire alla vita e andava considerato non come una fatica, ma come un'occasione utile per migliorare la vita pratica e spirituale.
- LE SCUOLE-CONVITTO
Il padovano Gasparino Barzizza inaugurò per primo questo genere di esperienze, promuovendo un convitto privato fortemente improntato alla sua personalità; Guarino Veronese si fece promotore a Verona di una scuola che riprendeva l'esperienza compiuta da Barzizza.
I principi pedagogici di Guarino non si discostano molto da quelli già considerati. Per quello che è stato tramandato essi compendiavano in una pratica educativa che non aveva soste in un convitto nel quale i bambini e gli adolescenti affidati al maestro vivevano tutto il giorno per molti anni.
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