sabato 8 dicembre 2018

PSICOLOGIA: Lo sviluppo cognitivo - teorie e protagonisti

3. L'APPROCCIO STORICO CULTURALE DELLA TEORIA DI VYGOTSKIJ

  • FATTORI STORICI, CULTURALI, SOCIALI E SVILUPPO
Risultati immagini per vygotskijIn Russia si sviluppò l'approccio "storico-culturale" della psicologia, il cui principale esponente fu Lev Semenovich Vygotskij. Influenzato dagli eventi storici in corso, egli cercò di contribuire ai mutamenti sociali in atto, occupandosi in particolare di tematiche relative all'istruzione, all'educazione, alle differenze nello sviluppo cognitivo.
Le teorie di Vygotskij furono messe al bando dal regime stalinista in Unione Sovietica e rimasero sconosciute in occidente, dove prevaleva l'opera di Piaget, fino a quando negli anni Sessanta alcuni suoi testi cominciarono a essere tradotti in inglese. 




  • LO SVILUPPO COGNITIVO SECONDO VYGOTSKIJ
Immagine correlataVygotskij focalizzava la sua atenzione sulle correlazionitra le differenze strutturali nello sviluppo cognitivo e l'influenza dell'ambiente, delle relazioni, della cultura cui il soggetto è sottoposto. 
Lo sviluppo, in questa prospettiva, è l'esito delle attivita e delle interazioni sociali. Esso avviene in un contesto storico e culturale determinato, che fornisce agli individui strumenti e segni che facilitano il processo di sviluppo delle funzioni psichiche.
  • LA COSTITUZIONE DEI CONCETTI NEI BAMBINI
Vygotskij analizza lo sviluppo dei concetti nei bambini, individuando delle fasi ben precise:
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  1. Nella prima fase il bambino comincerà a fare una sintesi delle proprietà e delle caratteristiche più esteriori e vistose presenti nei vari oggetti: sarà colpito e coglierà soprattutto le somiglianze tra le cose che lo circondano
  2.  Nella seconda fase si svilupperà la generalizzazione, cioè la capacità di creare nessi concreti fra le cose e non solo di coglierne le somiglianze: è la  fase in cui il bambino, di fronte a determinare caratteristiche, riconoscerà una casa come tale anche se ha elementidiversi rispetto a quella in cui egli vive
  3. Nella terza fase il bambino sarà in grado di compiere il processo di astrazione vero e proprio, tipico della formulazione dei concetti: egli sarà quindi in grado di pensare al concetto di casa in astratto, anche in assenza di esemplari concreti e riuscirà inoltre a creare collegamenti fra concetti a livello astratto.

martedì 4 dicembre 2018

PSICOLOGIA: Lo sviluppo cognitivo - teorie e protagonisti

2. JEAN PIAGET E IL COSTRUTTIVISMO

  • MENTE E SVILUPPO COGNITIVO 
Risultati immagini per piagetJean Piaget ha analizzato in profondità lo sviluppo cognitivo evidenziando l’importanza delle strutture della mente: esse rivestono un ruolo fondamentale per l’acquisizione di informazioni nel processo di conoscenza della realtà. 
"Lo sviluppo psichico, che comincia con la nascita e termina con l’età adulta, è paragonabile alla crescita organica: come quest’ultima, consiste essenzialmente in un cammino verso l’equilibrio": così inizia Lo sviluppo mentale del bambino, testo in cui lo studioso svizzero sottolinea come lo sviluppo sia un continuo equilibrarsi, un "passaggio continuo da uno stato di minor equilibrio a uno di equilibrio superiore". 
Piaget considera lo sviluppo mentale come una continua costruzione in cui agiscono alcune funzioni costanti e delle strutture variabili, ovvero strutture che si modificano per conseguire progressivamente l’equilibrio. Tali strutture non sono innate, salvo alcuni riflessi e meccanismi percettivi, ma si sviluppano attraverso l’integrazione con l’ambiente, in modo progressivo, per cui è possibile distinguere diversi stadi di sviluppo. A ogni stadio appaiono nuove strutture che permettono di procedere nell’acquisizione delle conoscenze.
  • GLI STADI DELLO SVILUPPO 
Immagine correlataPiaget esamina a fondo lo sviluppo e descrive in modo dettagliato le varie tappe dell’evoluzione del pensiero, analizzando aspetti specifici come il concetto di permanenza dell’oggetto, i concetti di conservazione della quantità o della sostanza, la classificazione. Per le sue ricerche utilizza l’osservazione, il colloquio clinico con i bambini, test ed esperimenti
Di seguito ci saranno i vari stadi dello sviluppo che Piaget ha individuato.

1.Lo stadio senso-motorio: corrisponde al periodo che va dalla nascita ai due anni.
~ Nel primo mese i comportamenti sono basati sui riflessi he sono gli schemi di cui il neonato dispone. In questo periodo i più importanti sono la pressione con la mano e la rotazione del capo.
~ Tra uno e quattro mesi compare la reazione circolare primaria: si tratta di una reazione che non è più un riflesso, ma è un’azione ripetuta.
~  Dai quattro agli otto mesi compaiono le reazioni circolari secondarie, ovvero viene ripetuta un’azione per produrre un effetto sull’ambiente.
~ Dagli otto ai dodici mesi l’interazione con l’ambiente diventa più elaborata. Compare il comportamento intenzionale, per esempio togliere un ostacolo; il bambino sa coordinare l’azione con i fini.
~ Dai dodici ai diciotto mesi compaiono le reazioni circolari terziarie.
~ Dai diciotto ai ventiquattro mesi il bambino inventa nuovi mezzi per risolvere i problemi.
Piaget sottolinea come affettività e intelligenza siano indissolubili: i comportamenti attraverso cui il bambino costruisce le sue conoscenze infatti si basano sull'azione, sul movimento ma anche su motivazione, valori, sentimenti.

2. Lo stadio preoperatorio
E' lo stadio che va dai 2 ai 7 anni. In questo periodo evolve sempre più il pensiero simbolico: il pensiero del bambino non è più legato alle sue azioni e percezioni immediate.
La rappresentazione simbolica assume forme sempre più articolate.
Risultati immagini per gli stadi dello sviluppo cognitivo di piagetIl linguaggio e gli scambi con gli adulti sono fondamentali: il bambino formula la propria azione in linguaggio, racconta le azioni passate trasformando "le condotte concrete in pensiero". Il bambino cominca anche a disegnare.
In questa fase non è ancora sviluppata la nozione di conservazione della quantità.
Piaget individua le seguenti caratteristiche del pensiero infantile, presenti nel periodo preoperatorio, fino a circa 8 anni.
- Egocentrismo: il bambiino considera la realtà unicamente a partire dal proprio punto di vista, poichè non riesce a mettersi nei panni degli altri
- Realismo: il bambino si basa sui dati percettivi e considera reale ciò che è visibile, tangibile, concreto
- Animismo: il bambino considera i fenomeni naturali e gli oggetti inanimenti come provvisti di vita e di intenzioni
- Artificialismo: il bambino tende a pensare che gli elementi naturali siano il risultato dell'azione frabbricatrice dell'uomo
- Finalismo: ogni elemento è stato fatto con una finalità precisa
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  • VALUTAZIONE DELLE TEORIE DI PIAGET
Il contributo fornito da Piaget alla conscenza dello sviluppo cognitivo del bambino è stato fondamentale. Egli ha analizzato e descritto con chiarezza le fasi del processo attraverso cui l'individuo accresce le varie capacità cognitive che caratterizzano l'individuo adulto.
  • IL COSTRUTTIVISMO DI PIAGET
La sua descrizione dello sviluppocognitivo mette in luce come tale processo l'individuo partecipi in modo attivo alla costruzionedella realtà. Il fanciullo costruisce la sua conoscenza della realtà attraverso le attività che svolge: talora sperimenta una contraddizionetra il risultato delle sue azioni e le informazioni a sua disposizione.Si trova dunque di fronte a un conflitto cognitivo che lo porta ad accomodare le nuove informazioni riadattando le strutture preesistenti: scoprirà che i pezzi delle costruzioni vanno sistemati in un certo modo perchè possano stare in equilibrio, cominciando a elaborare un'idea di baricentro, sebbene ancora non conosca il concetto e non gli attribuisca un nome.


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