sabato 6 aprile 2019

SOCIOLOGIA: Dal Novecento ai giorni nostri

3. TALCOTT PARSONS E LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMO

  • LA SOCIETA' INDUSTRIALE AVANZATA
Risultati immagini per talcott parsonsUna nuova corrente sociologica si è sviluppata negli Stati Uniti nel corso degli anni Trenta, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale: lo STRUTTURAL-FUNZIONALISMO. Essa ha rappresentato per alcuni decenni la versione dominante della sociologia e il suo principale esponente Talcott Parsons è rapidamente divenuto un nuovo autore "classico", le cui idee sono entrate a far parte del patrimonio consolidato di tutti i sociologi.
Lo struttural-funzionalismo è la prima teoria sociologica che interpreta la società industriale come un sistema ben funzionante, in cui i problemi sociali tendono progressivamente a trovare una loro soluzione. 
  • IL SISTEMA
Lo struttural-funzionalismo si propone esplicitamente come prosecuzione dell'approccio sociologico di Spencer e Durkheim.
Spencer paragonava la società a un organismo vivente; ogni organismo ha una struttura in quanto è composto di un certo numero di parti tra loro connesse (ossa, muscoli, organi interni).
Lo struttural-funzionalismo abbandona l'anologia spenceriana con l'organismo corporeo, dai risvolti rigidamente evoluzionistici ma conserva i concetti di "struttura" e "funzione" inserendoli in una concezione della società come sistema.
Un sistema è una realtà composta di più elementi interdipendenti tra loro che nell'insieme formano un tutto organico retto da proprie leggi. Le caratteristiche di un sistema sono quindi l'essere composto di elementi e il reggersi su un equilibrio fra essi, nessuno dei quali è presente per caso: tutti svolgono una funzione specifica e servono in qualche modo alla conservazione del sistema stesso.
Un sistema è un'entità complessa fatta in modo da resistere nel tempo.
  • LA FUNZIONE
Un sistema sociale si regge dunque sul fatto che ciascuno degli elementi di cui si compone svolga una propria funzione e che le diverse funzioni siano compatibili e componibili. Nel senso comune il concetto di funzione viene utilizzato sovente per indicare cose diverse: una celebrazioen religiosa, i compiti connessi con un determinatato ufficio. 
Si dice che le parti svolgono una funzione, ovvero che sono funzionali alla sopravvivenza del sistema.
Nello struttural-funzionalismo più ortodosso vengono implicitamente assunti tre postulati di carattere generale: - il primo afferma che esite un'unità funzionale della società
               - il secondo è postulato del funzionalismo universale
               - il terzo, il postulato della indispensabilità

PSICOLOGIA: Il ciclo della vita

3. I GIOVANI ADULTI
  • A CASA, SEMPRE PIÙ A LUNGO...
Risultati immagini per giovani adultiNegli ultimi anni si è andata delineando una nuova fase di sviluppo, successiva all'adolescenza e precedente l'età adulta vera e propria, che va all'incirca dai 19 ai 28 anni:questa tappa evolutiva è caratterizzata del momento storico attuale, in quanto riguarda  tutti quei figli che, anche se grandi, sperimentano una prolungata convivenza con i propri genitori. La comprensione di questo fenomeno è riconducibile sia a cause di ordine strutturale, sia ad aspetti di carattere culturale. 


  • ...E SEMPRE PIU' NEET
Oggi il fenomeno della cosiddetta adolescenza lunga si intreccia con una particolare condizione giovanile identificata con l'acronimo NEET, che significa "nè istruzione nè lavoro o formazione".
Risultati immagini per giovani adulti
Si tratta di giovani che hanno lasciato il percorso dell'istruzione senza intraprendere altre vie formative e senza essere riusciti a entrare nel mondo del lavoro. Questi giovani, altrimenti detti "nè studio, nè lavoro", rischiano di cronicizzare il loro stato di disoccupati, restando a lungo inoperosi ed esposti a serie conseguenze sul piano psicologico.
Il protrarsi della mancanza di autonomia gioca infatti a sfavore della motivazione nella ricerca del lavoro perchè genera sfiducia nelle proprie capacità e aumenta il senso di impotenza rispetto al soddisfacimento dei bisogni di emancipazione e indipendenza, tipici di questa fase della vita.
  • UNA NUOVA CATEGORIA SOCIALE: I SINGLE
Una delle novità dei nostri tempi è il crescente numero di persone che scelgono di vivere sole: i single, parola inglese che significa "solo, singolo". In passato l'essere single veniva visto con sospetto ed era considerato sinonimo di fragilità, in quanto matrimonio e famiglia rappresentavano il principio di identificazione dell'individuo negli scambi sociali, nelle istituzioni, nella percezione di sè. Oggi invece le cose sono decisamente cambiate: vivere senza un partner e senza figli è diventata una realtà comunemente accettata.

venerdì 5 aprile 2019

PSICOLOGIA: Il ciclo della vita

1. LE TEORIE DELLO SVILUPPO DI FREUD ED ERIKSON
  • LA VITA, TRA SFIDE E PASSAGGI
Oggi si tende a considerare lo sviluppo come esteso all'intera durata della vita dell'individuo, che nel suo percorso affronta una serie di sfide e attraversa vari passaggi. In ogni transizione il soggetto porta con sé i propri vissuti e le proprie esperienze e utilizza le proprie risorse per poter risolvere le sfide che la situazione gli pone. Delle teorie dello sviluppo elaborate in passato per comprendere lo sviluppo individuale ne ricordiamo due che hanno avuto una rilevanza particolare: quella di Freud e quella di Erikson.
  • FREUD: LE FASI PSICOSESSUALI DELLO SVILUPPO
Risultati immagini per freudSecondo Sigmund Freud, lo sviluppo del bambino è rappresentabile come un continuo superamento di "sfide". Allo scopo di interpretare l'origine e l'evoluzione di tale processo evolutivo egli ha descritto come, attraverso le fasi dello sviluppo psicosessuale, il bambino si cimenti con il conflitto che si viene a creare tra i propri desideri e le richieste sociali. 
Se il bambino riesce a controllare queste fasi, si avvia verso uno sviluppo psicologicamente armonico ; in caso contrario si verificano delle fissazioni, che in seguito possono provocare l'insorgere di possibili nevrosi.
Le cinque fasi:
-FASE ORALE
-FASE ANALE
-FASE FALLICA
-LATENZA 
-FASE GENITALE  

  • ERIKSON: LO SVILUPPO PSICOSOCIALE
Risultati immagini per erikson erikLo psicoanalista statunitense Erik H. Erikson individua una serie di crisi che si possono manifestare nel corso della vita. L'individuo è chiamato ad affrontare questi periodi critici in età differenti generalmente li risolve attraverso lo sviluppo di abilità psicosociali quali: l'evolversi della fiducia al posto della sfiducia, la generatività contro la stagnazione.
Secondo Erikson lo sviluppo avviene attraverso il superamento di eventi specifici nel corso di ampie fasi di età: è necessario superare ogni stadio con successo affinché la tappa successiva non presenti maggiore difficoltà.
Le fasi di Erikson:
-FASE DEL CONFLITTO TRA FIDUCIA E SFIDUCIA
-FASE DEL CONFLITTO TRA AUTONOMIA O VERGOGNA E DUBBIO
-FASE DEL CONFLITTO TRA INIZIATIVA E SENSI DI COLPA
-FASE DEL CONFLITTO TRA OPEROSITÀ E SENTIMENTO DI INFERIORITÀ'
-FASE DEL CONFLITTO TRA IDENTITÀ E CONFUSIONE DI RUOLI
-FASE DEL CONFLITTO TRA INTIMITÀ E ISOLAMENTO
-FASE DEL CONFLITTO TRA GENERATIVITA' E STAGNAZIONE
-FASE DEL CONFLITTO TRA INTEGRITÀ DELL'IO E DISPERAZIONE


PEDAGOGIA: Umanistri italiani ed europei

2. TRATTATI PEDAGOGICI 

  • I PRIMI UMANISTI
Le origini del movimento umanistico sono da rintracciare in Italia. La penisola era divisa in territori in parte indipendenti, in parte soggetti alle signorie locali che avevano concluso il periodo della civiltà comunale, in parte sotto la dominazione straniera.
Immagine correlataOltre a precursori remoti come Dante, Petrarca, se ne devono ricordare anche altri, quali San Benedetto da Siena, una figura singolare di predicatore che nella sua attività influenzò profondamente i costumi diffusi, proponendo una visione dell'educazione mite e benevola, in sintonia con la visione della realtà cristiana e francescana che animava i suoi ascoltatissimi sermoni.
Per il predicatore francescano lo studio doveva servire alla vita e andava considerato non come una fatica, ma come un'occasione utile per migliorare la vita pratica e spirituale.

  • LE SCUOLE-CONVITTO
Le scuole convitto sono le realizzazioni più significative. Il modello fu ideato in Italia, grazie all'opera di alcuni maestri che si dedicarono personalmente alla cura ed educazione di fanciulli loro affidati da famiglie in vista o in virtù delle loro precoci doti d'ingegno.
Immagine correlataIl padovano Gasparino Barzizza inaugurò per primo questo genere di esperienze, promuovendo un convitto privato fortemente improntato alla sua personalità; Guarino Veronese si fece promotore a Verona di una scuola che riprendeva l'esperienza compiuta da Barzizza.
I principi pedagogici di Guarino non si discostano molto da quelli già considerati. Per quello che è stato tramandato essi compendiavano in una pratica educativa che non aveva soste in un convitto nel quale i bambini e gli adolescenti affidati al maestro vivevano tutto il giorno per molti anni.

mercoledì 3 aprile 2019

SOCIOLOGIA: Dal Novecento ai giorni nostri

2. WILLIAM THOMAS E FLORIAN ZNANIECKI

  • UNO STUDIO SULL'EMIGRAZIONE
La più famosatra le ricerche maturate nel contesto della Scuola di Chicago è senz'altro quella svolta nel periodo immediatamente precedente la Prima guerra mondiale da William Thomas e Florian Znaniecki su il "contadino polacco in Europa e in America". 
Risultati immagini per florian znanieckiThomas e Znaniecki studiarono il fenomeno migratorio indagando soprattutto le sue forti conseguenze sugli attegiamenti e sui comportamenti, sui valori e sulle tradizioni di chi vi era coinvolto. Alla pubblicazione dei risultati della ricerca , inoltre, essi unirono un capitolo di considerazioni metodologiche. 
I due due affermarono che la causa di un fenomeno sociale o individuale non è mai un altro fenomeno esclusivamente sociale o individuale, ma la combinazione di uno e dell'altro.
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  • IL TEOREMA DI THOMAS
Ciò non significa che la situazione possa essere definita come meglio aggrada, e che si tratti solo di preferenze soggettive e opinabili delle persone. Thomas ha infatti messo in evidenza come ogni definizione porti con sè rilevanti conseguenze sul piano della realtà concreta.
Thomas ha formulato una sorta di legge del comportamento sociale chiamato "teorema di Thomas", e che recita così: <se gli esseri umani definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze>.
E' un principio applicabile "se non a tutti, a moltissimi processi sociali".

SOCIOLOGIA: Dal Novecento ai giorni nostri

1. LA MIGRAZIONE DELLA SOCIOLOGIA IN AMERICA

  • LA RICERCA APPLICATA
Nata e affermatasi in Europa, la sociologia ha tuttavia trovato uno dei terreni di sviluppo più fertili negli Stati Uniti d'America, dove per decenni, a partire dai primi anni del Novecento, ha registrato i progressi più sighnificativi. Dopo un inizio dominato da teorie di stampo positivistico e evoluzionistico, la sociologia statunitense si è resa autonoma da quella europeaquando ha iniziato a caratterizzarsi come ricerca applicata alla soluzione dei problemi concreti che insorgono nella società industriale.
  • CHICAGO, UNA CITTA'-LABORATORIO
Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, gli Stati Uniti offrono un quadro sostanzialmente diverso dall'Europa. Lo sviluppo urbano e quello industriale sono imponenti e l'immigrazione è uno dei noti centrali che le amministrazioni locali e quelle centrali si trovano a dover sciogliere.
Risultati immagini per chicago 1871 incendioNella sola Chicago, tra il 1871 e il 1892, la popolazione cresce del 300%. I massicci mutamenti indotti dal boom dell'edilizia riconfigurano completamente l'assetto cittadino, riverberandosi anche sul piano sociale.
Il 1871 non è una data come tutte le altre. In quell'anno, un terribile incendio devasta la città di Chicago e, quando si tratta di ricostruirla, i quartieri vengono spesso concepiti alla stregua di aree non comunicanti tra loro.

martedì 2 aprile 2019

SOCIOLOGIA: Tra Otocento e Novecento - la generazione dei classici

5. GEOR SIMMEL

  • LA SOCIOLOGIA FORMALE
Risultati immagini per georg simmelGeorg Simmel fu uno dei padri fondatori della sociologia ma il suo contributo alla disciplina è stato a lungo trascurato. Negli ultimi decenni, però, la sua opera è stata rivalutata e giudicata come una profonda interpretazione delle trasformazioni per quanto riguarda lo sviluppo delle città e delle metropoli europee.
Simmel ha una visione particolare della sociologia, infatti, la distingue dalle altre scienze sociali.
La sociologia ha a che fare con ciò che Simmel chiama gli "eventi di associazione", cioè interazioni e relazioni sociali, ciò di cui si deve occupare quindi sono i modi di relazionarsi delle persone.

PSICOLOGIA: Lo sviluppo emotivo del bambino

2. LO SVILUPPO DI SE'

  • LA DEFINIZIONE DEL SE'
Risultati immagini per il pianto di irritazione del neonatoIntorno al primo anno di vita i bambini cominciano a esprimere le prime emozioni e a comprendere quelle degli altri: sorridono se qualcuno sorride. Lo sviluppo emotivo del bambino è possibile grazie all'integrazione delle dimensioni cognitive, percettive e motorie del bambino con il proprio sè, che si viene a formare in questa fase. In questo senso si può definire il s+ come la totalità delle componenti psichiche individuali che permettono di fare proprie esperienze esterne, riuscendo a distinguere ciò che appartiene a se stessi da ciò che appartiene alla realtà esterna.
  • LA TEORIA DELLA DIFFERENZIAZIONE DI BRIDGES
Nelle sue ricerche degli anni trenta, la psicologa canadese Katherine Bridges, esponente della teoria della differenziazione, sostiene che i bambini, al momento della nascita, provano solo una sortra di generica eccitazioen, ovvero delle emozioni prevalentemente indifferenziate, che si manifestano attraverso movimenti disordinati e con il pianto.Solamente in seguito le emozioni iniziano a differenziarsi.
    Risultati immagini per il pianto di irritazione del neonato
  • L'APPROCCIO DIFFERENZIALE DI IZARD
Secondo la tesi dell'approccio differenziale di Carroll Izard, il bambino è fin dalla nascita in grado di provare interesse, gioia, disgusto e dispiacere. Le prime tracce dell'emotività sarebbero dimostrate dalle diverse espressioni che il neonato è capace di manifestare, come per esempio il sorriso di serenità e soddisfazione dopo il pasto. Si tratta di emozioni che possono svolgere una funzione adattativa, e che servono per interagire con l'ambiente fisico e sociale, sia a segnalare alla madre il proprio disagio. Secondo questa corrente di pensiero, altre emozioni come la rabbia e la paura, farebbero invece la loro comparsa solo più tardi, con l'acquisizione della deambulazione e dello sviluppo motorio.

PSICOLOGIA: Lo sviluppo emotivo del bambino

1. LO SVILUPPO EMOTIVO

  • CHE COSA SONO LE EMOZIONI
Risultati immagini per emozioniLe emozioni possono essere definite come stati complessi dell'organismo caratterizzati da fattori psicologici e fisiologici: la paura è uno stato mentale accompagnato da modificazioni fisiche quali un maggior afflusso di sangue ai muscoli scheletrici.
Tali cambiamenti rendono l'organismo pronto a una risposta adattiva, cioè idonea a favorire l'adattamento a una certa situazione.
  • IL RUOLE DELLE EMOZIONI
Le emozioni influenzano l'attenzione, la motivazione e gli interessi personali, ci indicano gli scopi verso cui muoverci, ci aiutano a definire iani per il conseguimento di tali scopi: se sono contento in seguito a una certa azione, tenderò a ripeterla. 
Anche nei processi di valutazione entrano in gioco le emozioni: tenderò a considerare un oggetto o un evento bello o brutto a seconda del fatto che mi piaccia o non mi piaccia.
Lo sviluppo emotivo è altrettanto fondamentale di quello percettivo-motorio e cognitivo; molti studi hanno evidenziato che elementi percettivi, motori, cognitivi ed emotivi interagiscono tra loro nello sviluppo.
Saper affrontare e gestire le proprie emozioni significa infatti mettere in atto la risposta adatta alla situazione che si sta vivendo.

SOCIOLOGIA: Dal Novecento ai giorni nostri

3. TALCOTT PARSONS E LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMO LA SOCIETA' INDUSTRIALE AVANZATA Una nuova corrente sociologica si è sviluppata n...